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Pagina personale di De Martino dr. Valerio

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CALPRINO - PARADISO

    In data 27 settembre 2009 si sono festeggiati gli ottanta anni decorsi da quando questo antico comune del cantone Ticino nella repubblica rosso-cruciata ha mutato il proprio nome da quello originario di Caprino al successivo di Paradiso. Tale lungo lasso di tempo non è stato sufficiente perché, in sede cartofila, le immagini dell’ ameno territorio in questione, effigiate nell’ abbondante messe di cartoline che meritatamente sono state dedicate all’ abitato sottostante il monte S. Salvatore e bagnato dal lago Ceresio, recassero impressa la corretta agnominazione del comune di appartenenza sempre identificato con quello del più popoloso confinante Lugano. Al più, in qualche caso, l’ indicazione è stata resa pudicamente con la dizione Lugano – paradiso, quasi che il secondo nome si riferisse ad una frazione della città e non ad un’ entità amministrativa autonoma.
La cartolina che si propone in questa sede non fa eccezione. È prodotta dalla Photoglobe Zurich, firmata da Dino Sassi ed indica al verso, a migliore integrazione del recto, l’ indicazione: “Lugano – Paradiso, Funicolare per il Monte S. Salvatore”.
    Come indicato in premessa, dal 1° agosto 1929 è stato abbandonato, secondo la delibera del locale consiglio comunale 5 novembre 1928, il toponimo Calprino ed è stato adottato ufficialmente quello di Paradiso, già esistente per l’ identificazione di una delle cinque frazioni costituenti il territorio municipale. Le altre erano Calprino, appunto, Carzo, Fontana e Geretta. Non conosciamo cartoline che rechino l’utilizzo di queste agnominazioni. La superficie relativa era abitata almeno dal periodo romano. Nel periodo moderno, intendendo quello post-napoleonico, per sintesi, il territorio era così ripartito: “ Se le prime tre (Caprino, Carzo e Fontana) si equivalgono approssimativamente per superficie e per popolazione, le altre due hanno preso un tale sviluppo che, a loro confronto, le prime tre, costituiscono assieme poco più di un quarto della popolazione e della superficie del nostro Comune. Ma la frazione che ha acquistato maggiormente e che caratterizza per così dire il meraviglioso sviluppo del nostro Comune è certamente quella di Paradiso” (verbale del consiglio comunale 5/11/1928). Ancora: “A ciò si aggiungono ora gli inevitabili equivoci causati dall’affinità fra CALPRINO e la quasi omonima frazione CAPRINO la quale pur trovandosi sull’opposta sponda del lago appartiene al comune di Castagnola” ( APC. PRAC 1919- 1939, pag. 155-157). Va aggiunto, per competenza, che anche il comune di Castagnola, come numerosi altri successivamente, è stato inglobato in quello di Lugano.
    Lo svettare economico del contesto territoriale richiamato inizia con la realizzazione del tratto ferroviario Lugano – Chiasso intrapresa nel 1873 e della conseguente incentivazione dell’industria turistica. Al termine del XIX secolo gli alberghi di elevata classe erano numerosi ed il settore si incrementò ulteriormente nei primi tre decenni di quello successivo, meno che per la parentesi della Grande Guerra. Pur patendo le conseguenze degli eventi internazionali, l’attività nel settore dell’ospitalità rimane a tutt’oggi un capitolo rilevante per le economie locali e per le entrate comunali. Non potrebbe essere diversamente stante la gradevolezza del sito e il costante impegno profuso dalle amministrazioni civiche per la programmazione  annuale di manifestazioni ricreative e culturali per i residenti al più vario titolo. 
    L’incomparabile bellezza del sito si connota per la contrapposizione al monte Bre ed alle Alpi retrostanti con il lago che vi si interpone. Le pendici delle alture sono ancora ricoperte di abbondanti zone boscose  ed il lago mostra una coloritura intensa nella quale si riflettono, nella serata, le luci che ne punteggiano gli abitati rivieraschi.
    Il territorio negli anni ’60 del secolo scorso è stato oggetto di un’aggressione edilizia che avrebbe dovuto essere maggiormente contrastata. Si sono salvate alcune vestigia di pregio della seconda metà del sec. XIX e degli inizi del secolo successivo. Nei pressi del debarcadero, costruiti nel 1891, ove fanno tappa tutti i battelli che collegano i vari centri del lago, si staglia con un aspetto assai caratteristico l’attuale Hotel vittoria (già S. Salvatore) aperto nel 1898 caratterizzato “dal risalto centrale con cupola mansardata di tipo francese”. 
La stazione a valle della funicolare di Paradiso - S. Salvatore, inaugurata nel 1980, è realizzata in una  struttura stile châlet. Alle falde della citata altura si erge il Castello Cattaneo edificato negli anni 1908 - 11 da Gino Coppedè per l’armatore Emilio Cattaneo Dionisiotti ed indicato quale “uno dei più significativi castelli storicistici della Svizzera”, contraddistinto da un’accentuata policromia ottenuta alternando l’uso della pietra naturale e dei mattoni in cotto.
    Acanto all’attuale Hotel Eden, che affaccia sulla riva del lago, nel giardino pubblico si colloca la fontana adornata dalla statua dell’Acquaiola dello scultore Mario Bernasconi.
    Salendo verso Carona,  in località Morchino, opera un gradevole “grotto” in un edificio del secolo XVIII la cui struttura è perfettamente inserita nel contesto naturalistico ove si colloca e la cui cucina caratteristica rinverdisce le migliori tradizioni gastronomiche ticinesi ricordate da Hans Barth nell’opera “OSTERIA - Guida spirituale delle osterie italiane” che si fregiava della prefazione di Gabriele d’Annunzio. L’autore ci spinge a concludere con la  seguente immagine: “Proseguiamo per il Monte Salvatore, la cui ombra tragica copre quasi tutta la valle. Molte osterie si seguono una all’altra. E di sopra ad esse ci pare di sentire lo strepitio degli uccelli Stinfalici volanti”.

                                                                 Valerio de Martino  &  Vladlena Panchenko


Bibliografia:

1.    “IL COMUNE DI PARADISO” di Yvonne Camerisch – Giampiero Casagrande editore – Lugano 1995; 
2.    “OSTERIA –  Guida spirituale delle osterie italiane” di Hans Barth, con prefazione di Gabriele d’Annunzio – Franco Muzzio editore (ristampa) –  Padova 1998, 
3.    “GUIDA D’ARTE DELLA SVIZZERA ITALIANA” a cura della Società di storia dell’arte in Svizzera – Edizioni Casagrande S.A. – Bellinzona 2007;
4.    “Informazioni flash da comune di Paradiso” luglio 2009 – n. 15 – anno 7

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