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Pagina personale di De Martino dr. Valerio

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INTERESSANTE INVERSIONE di V. De Martino

Moduli e stampati sono forniti agli utenti gratuitamente se in quantità esigue mentre se richiesti, per lo più da grandi utenti, in confezioni multiple devono essere pagati secondo un tariffario prestabilito. Fino al tramonto del secolo scorso  il pagamento avveniva in  francobolli che per acquisti consistenti venivano apposti su Mod. con specifica motivazione e annullati all’ atto della consegna dal competente ufficio postale mentre per un singolo blocchetto venivano applicati sul primo esemplare. Con il nuovo millennio  sistemi elettronici hanno anche in questo settore soppiantato il nostro amato pezzetto di carta dentellato  per cui attualmente il pagamento è possibile esclusivamente per le imprese a mezzo BPIOL (Banco Poste Impresa On line) mentre per altri utenti a mezzo BPOL (Banco Posta On Line) oppure bonifico, postagiro, etc. Ma non intendo tediare il lettore con squisitezze tecnologiche bensì presentare un Mod. “Poste P.li 712” per vendita all’ “Isp.to Monopoli Stato – Roma” di “300 Mod. 23 - I” (avvisi di ricevimento) per un totale di L. 210. Ebbene il timbro lineare è del 12 GEN 1968 come il datario del cerchio POSTE PALERMO –ARCHIVI CORR. ma l’ annullo sulla splendida striscia di 3 del L. 1000 Michelangiolesca e il L. 500 Donatello riporta  20.12.67. L’ estrema eccedenza dell’ affrancatura (L. 3.500 in luogo di 210) e la non rispondenza dei datari mi hanno di getto indotto a sospettare una qualche manipolazione fraudolenta tesa a realizzare una bella affrancatura con l’ alto valore Michelangiolesca. Ma perché non riportare lo stesso datario, falso o retrodatato, anche sui francobolli ? La soluzione è scaturita limpida come acqua di sorgente visionando il verso del modulo utilizzato per vendita all’ “I.N.A.M.” di N. 5000 – Mod 23-I” per L. 3.500.  Il timbro lineare è il cerchio  POSTE PALERMO – ARCHIVI CORR.  riportano la data del 20.12.67 mentre risulta del 12.1.68 quella dell’ annullo sull’ affrancatura per L. 210. Ergo l’ addetto postale ha invertito le affrancature. Se il formulario fosse stato del tipo riportante un solo modulo sul fronte di ciascuna pagina si sarebbero prodotti due rebus inspiegabili lasciando adito a sospetti di varia natura quale la non genuinità per l’ alta affrancatura Michelangiolesca oppure la frode perpetrata dall’ addetto postale per l’ affrancatura fortemente insufficiente. Un banalissimo errore che ha il merito però di aver prodotto un oggetto di particolare interesse.

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