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ANGELO MINOTTI UNA VITTIMA DELL’ OLTRANZISMO

Sullo sfondo dei disordini sociali che seguirono all’ indomani della “grande guerra” si acuì l’ intransigenza dei socialisti verso i cattolici che presto sfociò, nella diocesi di Milano, in bieca violenza con assalti alle processioni e incendi dei circoli. In siffatto contesto la vicenda del martire della fede Angelo Minotti. Nato a Rho il 1° novembre 1890  partecipò al  primo conflitto mondiale in forza alla 12.a compagnia del 77° reggimento di fanteria “Lupi di Toscana” e il 18 maggio 1916, nel corso della cosiddetta “Strafexpedition”, fu catturato dagli austriaci ed inviato dapprima nel campo di concentramento di Mathausen in Austria e poi trasferito a Brod allora ungherese (oggi croata).
Ritornato dopo otto anni di servizio militare e trenta mesi di prigionia riprese la sua attività nell’Unione Giovani Cattolici di Rho e, come maestro di Catechismo, all’oratorio San Luigi. Il 13 giugno del 1920 domenica dopo l’ottava del Corpus Domini si festeggiava la festa del Sacro Cuore e alle due del pomeriggio i rhodensi cominciarono ad affluire sul piazzale del santuario della Beata Vergine Addolorata. Contemporaneamente però vi giunse anche un gruppo di socialisti, arrivati a Rho con il tram da Milano, per l’inaugurazione di alcune bandiere. Dopo aver insultato i presenti e averli offesi gridando bestemmie, spezzarono l’asta di un orifiamma con il simbolo del comune di Rho  e bruciarono lo stendardo. I presenti che tentarono di reagire furono presi a botte  mentre padre Rebuzzini, intervenuto per sedare l’ attacco, venne ferito gravemente al capo da un colpo di bastone. Furono poi esplosi alcuni colpi di pistola di cui uno colpì Natale Schieppati salvatosi miracolosamente perchè l’orologio da tasca deviò il colpo.  Meno fortunato Angelo Minotti che ferito mortalmente spirò dopo poco dopo. Il fatto destò un’impressione enorme in città tanto che il giorno seguente fu sospeso il mercato e furono proclamati il lutto cittadino e l’astensione totale dal lavoro mentre alle diciotto fu celebrato il funerale con una enorme partecipazione di popolo, la presenza di gran parte delle associazioni cittadine e dell’onorevole Cavazzoni deputato del Partito Popolare. Angelo Minotti fu però sepolto in terra comune. Era povero!! Non ci fu inchiesta sull’omicidio ed ancora oggi quel delitto resta un mistero insoluto. 

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